Capo Peloro, lì dove Scilla e Cariddi si fronteggiano, dove Jonio e Tirreno si rincorrono incessantemente, custodisce nelle sue acque un capolavoro di inestimabile valore, un posto magico, un locus evocativo per archeologi, biologi e appassionati subacquei. Qui storia e natura si fondono in un tutt’uno di estrema bellezza che rende ogni escursione un’emozione unica.

Che Capo Peloro nasconda beni e segreti di interesse storico-archeologico è ben noto, tanto che l’areale è da molti anni sottoposto a vincolo di tutela da parte della Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana e della Capitaneria di Porto di Messina. Una porzione di mare importante, da tutelare, rispettare, valorizzare, ma di cui molto è ancora da scoprire.

Ceppi di ancore, in pietra e in piombo, scandagli, ancore, anfore, strumenti testimoni delle tecniche di navigazione antica, reperti di epoche diverse sono ormai completamente colonizzati da una pluralità di forme di vita (e.g. alghe, spugne, briozoi, cnidari, echinodermi, etc.) dalle strutture più varie e dalle molteplici sfumature di colore.

E ognuna di queste memorie del passato è immersa in un contesto di estremo pregio biologico, naturalistico. Lo Scalone, così è conosciuto tra i subacquei questo sito, è un vero e proprio hot-spot di biodiversità. Su un fondale sabbioso, tra 15 e 20 metri circa di profondità, incontriamo una estesa prateria di Posidonia, vera e propria pianta subacquea dalla grande valenza ecologica.Polmone marino che produce ossigeno e sequestra grandi quantità di CO2; cuscino naturale che protegge le coste dall’erosione costiera, la prateria di Posidonia è un ecosistema molto complesso in cui vive un grande quantità di specie, è sito riproduttivo e di nursery, in cui larve e giovanili possono crescere al sicuro.

Seguendo il declivio del fondale si arriva a un ciglio, un gradino, lo scalone appunto, che si affaccia su una parete che scende ripida fino a profondità importanti. Una parete vivacemente popolata da ricchissime flora e fauna. Gorgonie, rosse, gialle, bianche, con i loro polipi aperti intenti a filtrare il cibo trasportato dalle correnti; stelle gorgone, affascinanti ed eleganti con il loro intreccio di braccia che ondeggiano alle correnti come serpenti; polpi, cernie, trigoni, barracuda, sono solo alcuni dei tanti incontri che è possibile avere in questo tratto di mare.